mercoledì 26 agosto 2009

Cos’è la “tessera del tifoso” ?

La “tessera del tifoso” è uno strumento di “fidelizzazione” adottato dalla società di calcio che prevede verifiche della Questura attraverso una procedura standard diramata a livello nazionale con apposita direttiva ministeriale. Il progetto lanciato dall’Osservatorio si pone l’obiettivo di creare la categoria dei “tifosi ufficiali”.

La tessera, rilasciata dalla società sportiva previo “nulla osta” della Questura competente che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi (Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni), fidelizza il rapporto tra tifoso e società stessa.

A cosa da diritto

· al possessore non si applicano le eventuali restrizioni alla vendita dei biglietti;

· vengono snellite sia le procedure di acquisto dei biglietti che quelle di accesso allo stadio, attraverso la creazione di varchi dedicati;

· è favorita la concessione di facilitazioni, privilegi

e/o benefici da parte delle società (accumulo di punti, diritto di prelazione per l’acquisto di biglietti, convenzioni con altre società private come

Ferrovie dello Stato, Autogrill, sponsor, ecc.).

LA POSIZIONE DELLA SUD

La Curva Sud Pergo si dichiara assolutamente contraria alla direttiva ministeriale emanata dal Ministro degli Interni Roberto Maroni e da lui stesso fortemente voluta, secondo la quale dal 1° Gennaio 2010 ogni tifoso che vorrà seguire la propria squadra in trasferta dovrà munirsi di questa carta prepagata per poter accedere all’impianto sportivo. Questo decreto è palesemente anticostituzionale,non lo diciamo noi, lo dice la nostra legge e da cittadini liberi non ce la sentiamo di accettare che lo Stato emani leggi contro i suoi stessi principi costituzionali.Non serve una tessera che ci dica se siamo o meno i veri tifosi del Pergo, questo ognuno di noi lo sa, lo sente dentro di sé, lo prova in trasferta insieme ai suoi amici, lo vive dopo un gol insperato all’ultimo minuto ecc. ecc.

Noi non abbiamo mai chiesto impunità, ma il rispetto delle leggi da parte di tutti, a patto che le leggi rispettino i valori della nostra Costituzione.In un Paese civile una persona che non si trova sotto l’effetto di una condanna deve sentirsi libera di potersi muovere sul territorio nazionale per una partita di calcio come nella quotidianità della vita, senza il bisogno di essere schedata e seguita come un terrorista.

Nessuno si chiede perché siano stati emanati ben 6 decreti antiviolenza negli ultimi vent’anni senza risolvere nulla? Ve lo diciamo noi: perché erano tutti profondamente sbagliati; non si è mai ascoltato il mondo del tifo, si è andati avanti per una strada cieca e pericolosa eppure percorsa sempre oltre. E ora l’italiano medio che negli anni ha avuto, attraverso i media, una visione distorta e stereotipata del mondo ultrà, crede che questa tessera risolva il problema del tifo violento e invoca modelli inglesi e spagnoli senza sapere un accidenti di quello che dice. Non considera aspetti culturali e sociali che sono diversi da un Paese all’altro, non sa che modello inglese significa sospensione della libertà per 90 minuti, non sa che il modello spagnolo significa interdizione di portare una bandierina allo stadio.

Se davvero il “progetto tessera” andrà in porto vorrà dire che faremo un passo indietro e con sofferenza non seguiremo più la Nostra Pergolettese ma per lo meno salveremo la nostra dignità di cittadini liberi e la nostra mentalità portata avanti negli anni.